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impianto elettrico

Rifare l’impianto elettrico: quando e perché è necessario

Solitamente, si approfitta dei lavori di ristrutturazione per rifare l’impianto elettrico. Questo tipo di intervento può rendersi necessario per vari motivi, tra i più comuni troviamo

1. L’impianto è diventato pericoloso per la salute e la sicurezza di chi vive la casa

Spesso l’impianto elettrico è stato realizzato antecedentemente al 1990, cioè prima della regolamentazione  in materia di impianti. Oggi è necessaria la Dichiarazione di conformità.

La dichiarazione di conformità,  è un documento che deve essere rilasciato ad ogni nuova installazione, modifica o rifacimento di un impianto elettrico per certificare che l’impianto è stato realizzato a norma. Può essere rilasciato solo da imprese edili abilitate, ovvero che hanno i requisiti professionali previsti dall’art 4 del D.M. 37/2008.

Insieme alla dichiarazione il tecnico è tenuto a rilasciare anche la relazione che contiene l’elenco e la tipologia dei materiali impiegati e lo schema dell’impianto evidenziato nella planimetria dell’immobile del progetto.

Nel caso in cui, invece, si volesse certificare la conformità di un impianto esistente che è stato installato prima del 2008 bisogna rilasciare il certificato di rispondenza, detto Di.Ri.

2. L’impianto non è più efficiente a livello energetico comportando inquinamento e consumi eccessivi

Spesso durante la fase di progettazione non si è tenuto conto di ottimizzare i consumi energetici. In questo caso le abitazioni sono classificate con classe energetica bassa  tra la E e la G.

In questo caso la quantità di energia necessaria a mantenere le condizioni desiderate dei parametri di temperatura, qualità e umidità dell’aria aumenta.

Quali sono gli interventi necessari per rifare un impianto elettrico?

Il rifacimento dell’impianto elettrico richiede opere murarie come, per esempio, aprire e chiudere tracce a muro, a pavimento, o soffitto per innestare i corrugati al cui interno scorrono i fili dell’impianto.

L’intervento in sé rappresenta solo un terzo del costo dell’impianto elettrico. Nei costi per l’impianto che vengono considerati nel preventivo vanno sommati anche la manodopera per l’assistenza muraria e il compenso per la certificazione della conformità dell’impianto.

Quali sono le caratteristiche di un impianto elettrico a norma?

Un impianto elettrico può essere considerato a norma se ha le seguenti caratteristiche:

  • tutti gli interventi devono essere eseguiti da professionisti con requisiti verificati dalla camera di commercio
  • deve essere presente un salvavita, ovvero un dispositivo che, in caso di dispersione e folgorazione, può interrompere il flusso elettrico
  • devono esserci sia interruttori magnetotermici sia differenziali per proteggere l’immobile in caso di cortocircuito o sovracorrente
  • i cavi devono essere dimensionati in base alla portata dell’impianto
  • deve essere dotato di messa a terra – eseguita a norma – per disperdere nel terreno il flusso elettrico
  • le varie utenze devono essere diversificate all’interno dei moduli del cavo elettrico.

Quanto costa rifare un impianto elettrico?

Il prezzo dell’impianto elettrico varia in base alla superficie dell’immobile, al numero e al tipo di prese che vanno inserite o rifatte.

Se si considera un appartamento di 80 mq in cui vengono installati circa 70 punti luce e che ogni punto luce costa circa 50 €, il costo medio è di 3500 euro, inclusi manodopera e materiali necessari per la realizzazione del punto luce.

Bisogna calcolare a parte l’eventuale montaggio di faretti, lampade, lampadari e luci al LED.

 

Per maggiori informazioni, contattaci.

Sporalli, Impresa Edile di Catania.