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Sconto in fattura: come ristrutturare bagno e cucina a metà prezzo

Con il Decreto Rilancio, oltre alla cessione del credito, sarà possibile chiedere all’impresa che effettua i lavori, lo  sconto in fattura.

È infatti, l’impresa che acquisterà il credito d’imposta dei propri clienti riconoscendogli direttamente lo sconto in fattura senza dover attendere 10 anni. Le imprese edili potranno permettere ai propri committenti di pagare la ristrutturazione a metà prezzo.

Detrazione o Sconto in fattura?

Vediamo attraverso un esempio le due alternative possibili.

Con detrazione:

Supponiamo di ristrutturare il bagno e spendere 5.800,00 €. Sfruttando il Bonus ristrutturazione al 50% l’Agenzia delle Entrate restituirà il 50% di quanto speso in 10 anni. Ciò significa che per i successivi 10 anni si pagheranno 290,00 € in meno di tasse ogni anno (290 € x 10 anni = 2.900,00 €).

Il tutto deve essere pagato entro la fine dei lavori.

Con Sconto in Fattura:

In questo caso il cliente spenderebbe solo 2.900,00 €. Il restante 50% lo anticiperà l’impresa edile che a sua volta cederà il credito a terzi entro il limite della propria capienza fiscale.

Lo sconto in fattura è valido per le spese sostenute nel 2020 fino al 30 giugno 2022.

Come fare per fruire dello sconto in fattura?

Per ottenere lo sconto in fattura, il contribuente deve:

  • entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si è sostenuta la spesa, comunicare l’opzione scelta, per via telematica, all’Agenzia delle Entrate tramite l’area riservata del sito dell’Agenzia stessa;
  • oppure effettuare la comunicazione tramite gli uffici dell’Agenzia, utilizzando l’apposito modulo (allegato al provvedimento 660057/2019 delle Entrate) o inviando il modulo tramite PEC insieme al documento di identità.

 

Dati da comunicar per ottenere lo sconto in fattura

Per ottenere lo sconto in fattura, il contribuente deve fare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate indicando i seguenti dati OBBLIGATORI:
•    denominazione e codice fiscale del soggetto avente diritto alla detrazione;
•    tipologia di intervento effettuato;
•    importo complessivo della spesa sostenuta;
•    anno di sostenimento della spesa;
•    importo complessivo del contributo richiesto (pari alla detrazione spettante);
•    dati catastali dell’immobile oggetto di intervento;
•    denominazione e codice fiscale dell’impresa che applica lo sconto;
•    data in cui è esercitata l’opzione;
•    assenso dell’impresa all’esercizio dell’opzione e la conferma del riconoscimento del contributo, sotto forma di sconto di pari importo sul corrispettivo dovuto per l’intervento effettuato.

 

Per maggiori informazioni,  contattaci.

Sporalli, Impresa Edile di Catania.